5 luoghi da visitare a Maputo

La data che si legge all’ingresso ne testimonia l’origine antica. Aperto nel 1901, il Mercato Municipale di Maputo continua da allora a proporre prodotti freschi e tradizionali. Dalle arachidi agli anacardi, dai frutti di mare alla frutta e verdura, con un posto d’onore per il peperoncino. La frutta secca è più economica e facile da portare con sé al ritorno nel proprio paese. Si vendono inoltre prodotti di artigianato e prodotti di bellezza, ad esempio extension per capelli.

È considerata una tra le più belle stazioni ferroviarie al mondo. L’edificio originario risale al 1895, ma l’attuale costruzione è stata ultimata nel 1910. Alcuni elementi esterni sono rimasti inalterati, ad esempio le porte a vetro vintage, l’orologio della stazione e la campana. Sembra che in parte il tempo si sia fermato. Vicino all’entrata troviamo in esposizione anche due antiche locomotive.

In un unico ambiente trovano spazio l’artigianato tipico di varie regioni del Mozambico, fiori e stand della cucina tradizionale. La Fiera dell’Artigianato, Fiori e Gastronomia è il luogo ideale per acquistare i souvenir, anche se i prezzi di alcune bancarelle sono alti per i turisti. Tuttavia è possibile negoziare con i venditori di tessuti, cesti, dipinti, sculture in legno, ecc. C’è un po’ di tutto.

Oltre alle decine di animali imbalsamati provenienti da varie parti del paese, l’edificio (fondato nel 1911) accoglie moltissimi oggetti che raccontano la storia del Mozambico, paese in cui coesistono antiche tribù e si parlano più di 20 dialetti diversi. L’esposizione spazia tra artigianato, cesti, maschere, immagini e statue, strumenti musicali, attrezzi da lavoro, accessori moda e utensili da cucina. Una delle collezioni più particolari, e unica al mondo, è quella formata da 14 feti di elefante che vanno dalle prime fasi della gestazione fino al 22º mese, e che risale all’epoca della Prima Guerra Mondiale.

Monumento tra i più importanti della capitale mozambicana, custodisce al suo interno statue e cannoni di epoche antiche. Lo spazio fu occupato all’inizio del XVIII secolo, ma la struttura che vediamo oggi, dalla pianta quadrangolare, fu costruita all’inizio del XX secolo. Presenta varie sale espositive, una delle quali è dedicata alla storia di Gungunhana, l’ultimo imperatore dell’Impero di Gaza, l’attuale territorio del Mozambico.