Labirinti d’acqua
I primi canali sono stati progettati nel Medioevo per proteggere la città dagli attacchi dei nemici.
La popolazione aumentò da 50.000 a 200.000 abitanti e ciò fece di Amsterdam la terza città più grande del mondo, subito dopo Londra e Parigi. All’epoca, l‘Olanda stava vivendo la sua età dell'oro, con la trasformazione della piccola città mercantile nel più importante porto europeo.
Strade alternative
I quattro canali principali sono conosciuti come Grachtengordel, l‘anello dei canali. Questi semicerchi rivolti verso la baia di Amsterdam crearono lo spazio necessario per le costruzioni essenziali.
Tre di questi canali furono pensati per edifici e palazzi. Il quarto e più esterno, denominato Singel, fu costruito per scopi difensivi e per evitare le inondazioni nel centro della città.
Grazie a questo sistema, la gente dell’epoca iniziò a considerare i canali come vere e proprie strade alternative, adatte al trasporto di merci e anche alla costruzione di case. Le famose “case galleggianti" iniziarono a comparire ai margini dei canali, accanto agli edifici alti e stretti.
Inizialmente, queste case galleggianti furono inventate per aiutare la popolazione a sfuggire alle frequenti inondazioni; in seguito, furono adattate per soddisfare esigenze abitative.
Nel 2010, l‘area che abbraccia l’Herengracht, il Keizersgracht, il Prinsengracht e il quartiere di Jordaan, è stata nominata patrimonio mondiale dell'UNESCO.
L’Herengracht, il “canale dei signori", è considerato il più importante di Amsterdam; qui nobili e ricchi mercanti possedevano case nel XVII secolo. Lo stesso zar russo Pietro il Grande, nel periodo in cui studiava l‘esempio dell’Olanda come potenza marittima, una volta alloggiò al numero civico 527.
Volete vedere 15 ponti tutti in una volta? Posizionatevi in un angolo tra i canali Reguliersgracht e Herengracht. Preparate la macchina fotografica e guardate dal lato della strada con i numeri dispari!
Il secondo canale più grande è il Keizersgracht, chiamato così in onore dell’imperatore Massimiliano d'Austria. Secondo il progetto iniziale della sua costruzione, questo avrebbe dovuto essere uno dei pochi quartieri senza acqua. Tuttavia, la circolazione in barca tra magazzini e case divenne così rilevante da determinare la decisione di scavare il canale, che oggi è il più ampio del centro della città (31 metri di larghezza).
Lungo il canale Prinsengracht, numerosi edifici di spicco attireranno la vostra attenzione, come un museo in una rimessa per le barche, la casa di Anna Frank e la Westerkerk. La ragazza ebrea nascosta per due anni al numero 263, scrisse il diario famoso in tutto il mondo al suono dei rintocchi della chiesa più famosa di Amsterdam, situata al numero 281.
Quando arriva l‘inverno e l'acqua si ghiaccia, gli abitanti ripongono le biciclette e pattinano per le strade usando il ghiaccio naturale come piste di pattinaggio.
Se non volete perdervi mentre camminate tra i canali, ricordate che quelli principali sono organizzati in ordine alfabetico, da destra a sinistra.
Oltre a ristoranti, negozi, teatri, cinema e caffetterie sulla terra ferma, le strade d’acqua offrono a coloro che arrivano ad Amsterdam, una serie di alternative per ogni momento della giornata.
Potete prendere uno dei tanti “autobus acquatici" che portano ai monumenti principali, offrendo biglietti combinati per raggiungere il Rijksmuseum, il Museo Van Gogh e la casa di Anna Frank.
Se cercate un programma alternativo, non avrete difficoltà a trovare crociere che offrono cene originali, feste private con musica dal vivo o semplici gite culturali in barca.
Per un‘esperienza ancor più libera, ecco un'idea: affittare una canoa o una barca a motore e diventare il capitano del canale.
E, visto che Amsterdam è una delle mete più acquatiche d’Europa, godetevi i festeggiamenti e festeggiate con gli abitanti nel posto che conoscono meglio... sull’acqua!Il
Giorno del Re ad aprile, il Gay Pride e il Grachtenfestival, Festival dei canali, ad agosto, sono gli eventi preferiti dagli olandesi e raccolgono milioni di persone ogni anno. Buon divertimento (con cautela per non finire nel canale).